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La vista è mozzafiato: da un lato puoi vedere il golfo di Napoli, dall'altro quello di Salerno. Quasi scontato quindi, che quasi un secolo fa, la famiglia napoletana dei Cafiero decise di. farvi costruire una residenza per le vacanze estive.
Era il 1910, e i proprietari chiamarono l'ingegnere Amalfi che progettò questa stupenda palazzina in stile liberty, come era al tempo, su cui non sembra aver attecchito il lento ed inesorabile volgere degli anni. Fino a qui il passato, perché da due anni a questa parte il presente ed il futuro è una raffinata azienda agrituristíca. «Villa Cafiero» appunto, gestita da Giulia Cacace che ha ereditato dalla famiglia la residenza ed a cui si dedica anima e corpo da quando ha deciso di intraprendere quest'attività.
Anima e corpo perché, a differenza del passato, la signora ha deciso di vivere per dodici mesi all'anno in questa tenuta in località Colli di San Pietro del comune di Piano di Sorrento «Come è nata l'idea? Non è stata mia spiega la signora Giulia ma e venuta durante una cena tra il sindaco di Piano ed alcuni suoi ospiti. Il primo cittadino mi chiese di poter ospitare una cena proprio con alcuni proprietari di aziende agrituristiche toscane. E proprio questi mi dissero: ma con una tenuta stupenda come questa da cui si gode una vista mozzafiato non ha mai pensato di allestire un agriturismo?». Da questa domanda un po' banale il lampo di genio e la Cacace decide di trasformare la sua residenza per la vacanze estive in una struttura ricettiva aperta tutto l'anno.
Un.piccolo finanziamento arriva dai Por della regione ed in un annetto si riesce ad inaugurare l'agriturismo. Poche camere, appena tre più un piccolo appartamentino, ma conservando la ricercatezza in ogni dettaglio: dai mobili antichi della struttura, alla cura dell'ampio giardino che da sui due golfì. Sulla bella facciata
Poche camere: appena tre, più un mini appartamento
Ma da ogni dettaglio traspare la ricercatezza
Dai mobili antichi, alla cura del giardino con ortensie,
camelie, biancospini ed oleandri
Nell'antico cellaio botti di legno di castano e un torchio antico
una vetrata con vetri policromi e colonne classiche anticipa ambienti in cui tutto è stato conservato, in particolare la biblioteca pensatoio e le stanze di rappresentanza. Il giardino pullula di ortensie, lillà, rose, petunie, camelie, margherite, glicini,,
biancospini, oleandri e tante altre varietà di piante. Vi sono lunghi viali decorati da palme rare e bel tavolo ottogonale maiolicato.
Nell'antico cellaio grosse botti di legno di castano e l'antico torchio ricordano i tempi passati che i padroni di casa continuano a rispettare, tant'è che tutto è stato meticolosamente conservato. Dalle terrazze, dal gazebo e dal belvedere, esaltati da odori e colori immutati nel tempo, si ammirano panorami marini e montani, cristallizzati intorno alla caratteristica torre rosa della villa. Ma, ovviamente, non viene lasciata al caso la cura dei prodotti agricoli della tenuta e che vengono serviti agli ospiti che arrivano qui da mezzo mondo: per un fine settimana ma anche solo per un pranzo o una cena su cui rigorosamente si chiede la prenotazione. Ma le cure maggiori vengono riposte per l'uliveto secolare da cui si produce un ottimo olio che da pochi mesi viene anche venduto. Un oliveto caratterizzato dai tipici terrazzamenti della penisola Sorrentina con piante alcune quasi centenarie per la particolare nodosità del fusto; le drupe di qualità minucciola o ogliarola ed in piccole parti di leccino vengono raccolte a mano facendole cadere nelle reti. Da qui la brucatura che avviene in tempi rapidi per ottenere cosi una bassissima acidità consentita per il Dop.
«La cura dell'oliveto è la mia passione spiega ancora Giulia Cacace e da poco lo commercializzo con l'etichetta La Torretta su cui è,riprodotta questa Villa. Non cosi per il vino che abbiamo preferito produrne in piccole quantità e servirlo solo per i nostri clienti». Clienti che possono gustare pasta fatta in casa e pane cotto nell'antico forno a legna.
Senza contare le marmellate ed un menù tipico della penisola sorrentina fatto di carne e pesce freschissimo. Basta,solo scegliere. Da qui la richiesta della prenotazione per una cena o un pranzo che va dai 15 ai 20 euro o per un pernottamento in bed e breakfast che va dai 40 euro della bassa stagione fino ai 60 per la alta. Per avere un'idea però, della struttura un consiglio: da visitare il sito internet (www.villacafiero.it) dove le foto della villa rendono bene l'idea di questo ricercato agriturismo.
Adolfo Pappalardo